martedì 20 marzo 2012

*Cioccolate fiorite*

Mentre scrivevo la ricetta per lo zucchero alla violetta, mi è venuto in mente che qualche tempo fa non ho saputo resistere a queste tavolette di cioccolata molto speciali, che ho visto nella vetrina di un negozio di dolci.
Si tratta del Cioccolato Fondente 64% con Cristalli di Zucchero alla Violetta e alla Rosa, della linea Miraflores (prodotta dalla Leone, la ditta che produce le famose pastiglie aromatizzate).
Le scatoline di queste due cioccolate hanno un design che mi è piaciuto tantissimo, con un pattern floreal-geometrico sullo sfondo, le scritte in carattere retro', l'illustrazione ad acquerello di due volti di donna che impersonano la Rosa e la Violetta.
Leggo sul retro della confezione che MiraFlores è un omaggio ai giardini fioriti del Castello ormai perduto di Mirafiori che l’innamorato Carlo Emanuele I di Savoia donò alla sua novella sposa Caterina Micaela d’Asburgo.
Grazie alla principessa spagnola, che portò con sé le preziose fave di cacao giunte dall’America sulle navi di Cortez, il cioccolato è arrivato in Piemonte più di 400 anni fa. 
Spezzando le tavolette si sente un buon profumo di fiori e si vede la cioccolata tempestata di cristalli di zucchero...all'assaggio il sapore è davvero sorprendente.




Zucchero alla violetta

Restiamo sempre in tema di primavera...voglio parlarvi di come realizzare lo zucchero alla violetta.
Raccogliamo una bella manciata di violette, quelle viola scuro e profumate, privandole del gambo e del calice verde. Le laviamo e le asciugamo con cura con una salvietta, e le frulliamo con 2 etti di zucchero. Otterremo un fantastico zucchero viola e profumatissimo, che vi consiglio di stendere su un tovagliolo ad asciugare all'aria per qualche ora, per non riporlo troppo umido.
Si può mettere in un grazioso vasetto, decorato con un quadrato di stoffa in tinta e un nastrino. E' ottimo per zuccherare tisane e tè, decorare biscotti, dolci e crepes. 
Si possono fare dei regalini che saranno molto graditi.
C'è anche un'alternativa per realizzarlo: frullare lo zucchero con alcune di quelle caramelle viola a forma di fiore che si possono trovare nei negozi di dolcetti.









lunedì 19 marzo 2012

Le nuove fragranze per la primavera-estate 2012

Mancano ormai pochi giorni all'inizio ufficiale della primavera...quante novità in profumeria!!!!
I nuovi jus evocano una femminilità fresca e radiosa, con accenti sensuali.
Ecco alcune delle mie nuove fragranze preferite.

 Nuovo flacone in limited edition by Marc Jacobs per Daisy Eau So Fresh: un fiore ‘giocoso’ che interpreta l’iconico design della bottiglia di Daisy. Il bouquet originale di Daisy è racchiuso in un fiore bianco mentre Daisy Eau So Fresh si veste di rosa.


Ultimo nato dell’Omnia Collection di Bulgari, la collezione di fragranze che si ispira alle combinazioni cromatiche delle pietre preziose di Bulgari, Omnia Coral vuole esprimere il corallo, quindi esuberanza, vitalità, giornate estive. Gli accordi di Omnia Coral sbocciano con la freschezza del bergamotto e delle bacche di goji, culminano nei petali d’ibiscus e si stemperano nella ninfea, nel melograno e nel legno di cedro.


Decisamente sexy, per la primavera 2012 Classique X Collection di Jean Paul Gaultier si rivela in una nuova versione più leggera Classique X Collection «L’Eau» con accordi di peonia e fiore d’arancio.



L’Eau de Chloè racchiude un segreto: l’acqua di rose, new entry nell’universo delle fragranze. Il jus, realizzato da Michel Almairac, stesso profumiere di Chloé Signature, è un’armonia di note esperidate con patchouli e un’eccezionale concentrazione di acqua di rose distillata che dona alla fragranza una sensazione di rara freschezza.

Il bouquet floreale-ambrato con note di peperoncino rosa, fiori d’arancio e fava tonka è racchiuso in un flacone decorato con un collare tigrato che ricorda le stampe animalier dello stilista e che allude alle forme voluttuose di una donna: Roberto Cavalli Eau de Parfum di Roberto Cavalli.



Fresco, femminile, civettuolo è il nuovo profumo La Perla in Rosa di La Perla che avvolge con note frutta e chypre vivacizzate da una punta di pepe rosa. Nel cuore, un bouquet fiorito di rosa, ciclamino e violetta.
Jus fruttato con cuore fiorito e fondo di gardenia, Gorgeous Gardenia di Flora by Gucci fa parte della Collezione Flora Garden.


Nuova versione lieve per il mitico Shalimar di Guerlain che conShalimar Parfum Initial L’Eau descrive una femminilità sempre sensuale ma più delicata. Il bouquet, più leggero e trasparente, si distingue per l’uso di nuove materie prime, in particolare neroli e gelsomino, che sbocciano nella rosa damascena, nel bergamotto, nella fava tonka e nella vaniglia.



Non resta che fare un giro in profumeria per annusare e scoprire quale sarà la fragranza che ci accompagnerà nei giorni e nelle serate della prossima stagione!
















giovedì 15 marzo 2012

Profumo di violette

E' primavera, finalmente tempo di uno dei miei fiori preferiti, la Violetta. 
Un piccolo brano che trovo leggendo la storia dei profumi Borsari, che produce il romantico profumo Violetta di Parma: la più famosa ammiratrice di questo fiore fu Maria Luigia, Duchessa di Parma.
Ancor prima del suo arrivo in Italia, nel 1815 scriveva dal castello di Schonbrunn alla sua dama d'onore a Parigi: "Vi prego di farmi tenere qualche pianta di Violetta di Parma con la istruzione scritta per piantarle e farle fiorire; io spero che esse germoglieranno bene, poichè io divengo una studiosa di botanica, e sarò contenta di coltivare ancora questo leggiadro piccolo fiore..."
E non appena arrivata a Parma ella si occuperà personalmente della loro coltivazione, sia nell'Orto Botanico da Lei voluto, sia nel giardino della residenza estiva di Colorno.
Maria Luigia amò la viola anche come simbolo e come colore: in alcune lettere una viola dipinta sostituisce la sua firma, e viola volle che fossero le divise dei suoi valletti, gli abiti dei cortigiani, i propri mantelli.  

A Maria Luigia ed al suo amore per questo fiore si deve l'esistenza del profumo Violetta di Parma: fu lei ad incoraggiare e a sostenere le ricerche dei frati del Convento dell'Annunciata,che, dopo un lungo e paziente lavoro, riuscirono ad ottenere dalla violetta e dalle sue foglie un'essenza del tutto uguale a quella del fiore. 
I primi flaconi di Violetta di Parma, prodotti grazie alla abilità alchemica dei frati erano unicamente destinati all'uso personale della Duchessa Maria Luigia.
Fu da questi stessi frati che verso il 1870 Ludovico Borsari ebbe la formula segreta, sempre gelosamente custodita, per la preparazione di quel profumo ed ebbe per primo la coraggiosa idea di farne una produzione da offrire ad un pubblico più vasto. 


Pur non essendo una nobile duchessa, anch'io fin da piccola adoro il fiore della violetta. 
E visto che fiorisce solo per un piccolo periodo dell'anno, per fortuna esistono anche le violette bijou, come questa della collezione Les Nereides (nel post dell'8 marzo c'è la Mimosa).
Oggi il tempo era bellissimo e ho fotografato il mio collier insieme ai fiori che lo hanno ispirato...




mercoledì 14 marzo 2012

Omaggio al coniglietto Nuvola.

 Il piccolo Nuvola era nato in libertà, da una coniglietta nana davvero incantevole, color biscotto e bianco con gli occhi azzurri. Era capitata per caso alla fattoria, arrivata da sola chissà da dove, e si era accasata con la massima nonchalance, vivendo tra le stalle e le rimesse per gli attrezzi. Brucava erba e semi, e la sua unica preoccupazione era di sfuggire ai cani che di tanto in tanto si facevano un giretto da quelle parti.
Dopo qualche anno di vita tranquilla intrecciò una storia d'amore con un coniglio della fattoria (il quale ahimè era allevato in gabbia e non aveva prospettive di vita rosee come la fidanzata).
Sia come sia, da questa unione nacque una cucciolata di coniglietti, ma non abbiamo mai saputo quanti fossero. A pochi giorni dalla nascita, una improvvisa disgrazia avvenuta la notte di Pasqua fece morire la povera coniglietta investita da un'auto (le strade di campagna sono poco frequentate, ma capita che passi qualche campione che crede di poter correre a suo piacimento e resta sempre impunito).
Di tutti i fratellini fu trovato solo un batuffolino bianco, rimasto solo al mondo, che fu messo al sicuro in una gabbia. Lo vidi e decisi che non avrebbe seguito il destino degli altri conigli d'allevamento. Lo andavo a trovare tutti i giorni e appena fu grande abbastanza da portarlo a casa, costruimmo un recinto in giardino attorno a un grande albero, con tanto di ripari per la pioggia e una cuccia.
Appena arrivato, era impaurito dal cambiamento, ma appena si rese conto che viveva all'aperto, poteva brucare l'erba, correre, saltare, ebbe un grande mutamento del carattere.
Non più pauroso e scontroso come quando viveva in gabbia, ma sereno e tranquillo, esprimeva la sua felicità facendo buffi salti in aria e giravolte. Appena sentiva qualcuno avvicinarsi (noi, o i gatti, che andavano ad affacciarsi sul suo recinto per curiosare) usciva dal suo riparo per vedere chi c'era.
Dopo qualche mese però anche questa vita cominciava ad andargli stretta e così decisi a malincuore di aprire il recinto. Qualche giorno di batticuore (per me) e poi si trasferì nella fattoria dov'era nato. Ma la fattoria dista solo qualche metro da casa mia e così lo vedevo ogni giorno vivere tranquillo all'aperto, dove era vissuta sua mamma, a brucare erba tutto il giorno, stare al sole e andare a trovare gli altri conigli.
Al pomeriggio mi recavo lì armata di una pannocchia di granoturco, lo chiamavo e lui subito arrivava, si faceva accarezzare e sgranocchiava i chicchi di mais direttamente dalla mia mano!
Di temperamento allegro e vivace, ogni occasione era buona per giocare, e si videro delle scene buffissime nell'aia, con Nuvola che cercava di coinvolgere la gatta, le galline, e un gattino bianco più o meno suo coetaneo. Con quest'ultimo ingaggiava delle piccole baruffe da farci morire dal ridere, che vedevano quasi sempre il gattino ritirarsi impaurito. 
Un brutto giorno, uno dei più freddi dell'inverno, non lo vidi più. 
Fu trovato senza vita nell'orto e chissà qual è stato il motivo.


Addio Nuvola, è stato bello passare dei momenti felici con te, avere la conferma una volta di più che anche gli animali hanno un cuore, dei desideri, la loro autonomia e non meritano di essere maltrattati, usati per sperimentazioni crudeli e inutili, allevati in gabbie che non permettono loro di muoversi, tante volte solo per ricavare pelliccia da attaccare a giubbotti e borsette cinesi da quattro soldi.
Chissà quanto tempo ci vorrà ancora perchè tutti assumano questa consapevolezza.
Leonardo da Vinci (1452-1519) scrisse "Verrà un giorno in cui considereremo l'uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di uomo". 
Sono passati 500 anni e molto poco è cambiato.









lunedì 12 marzo 2012

Imelda Marcos e la sua collezione di scarpe


Il suo amore per il lusso era, ed è, leggendario
Nel 1986, quando il regime del dittatore delle Filippine Ferdinando Marcos fu rovesciato, la moglie Imelda Marcos fuggì dal Palazzo Malacañang indossando un paio di espadrillas.
Scappava verso le Hawaii grazie ad un elicottero americano messo a disposizione dal Presidente Reagan e non le era possibile portare con sè il suo enorme guardaroba.
Nel palazzo aveva lasciato però 2.700 paia di scarpe!
La sua collezione, nel 1998, divenne parte integrante del Museo delle scarpe della città di Marikina.



 Oggi Imelda Marcos abita in un appartamento al 34° piano di un condominio della capitale filippina. Della vecchia vita rimangono le fotografie al fianco della regina Elisabetta, di Saddam Hussein, Mao, Fidel Castro e Gheddafi, tutte in cornici d’oro; alle pareti tre quadri, un Picasso, un Pissarro, un Gauguin. In corridoio, tutte perfettamente allineate, le scarpe. In color argento 15 paia, in totale almeno 200. Una «piccola» collezione messa insieme da quando è tornata dall’esilio. Della sua immensa fortuna le rimane un solo miliardo di dollari, secondo il Sunday Times. E certo lo spazio le deve mancare se è costretta a tenere le 200 paia di scarpe che si concede in corridoio. Oggi ha 77 anni. Non sceglie con cura solo le scarpe: «Essere elegante è un mio dovere. Quando vado a trovare i poveri ci metto un paio d’ore a prepararmi». Ma se oggi preferirebbe essere nota per l’attenzione all’ambiente e per il programma ecologico che promuove, in Occidente sono i suoi eccessi a renderla un personaggio.










venerdì 9 marzo 2012

Un tè con William e Kate



Mi è venuta voglia di bere un buon tè (del resto sono le ore 17)
Il mio preferito è arrivato da Londra l'anno scorso, ed è la 
Royal Wedding Commemorative Blend della Twinings, prodotto in edizione limitata. Un delizioso tè bianco fragrante di rosa e bergamotto, è consigliato lasciarlo in infusione solo un minuto e gustarlo con una goccia di latte. 
 Da vera fan della Casa Reale, all'epoca del Royal Wedding, ho acquistato anche una coppia di tazze commemorative.


Would you like a cup of tea? 







Un 8 marzo fiorito

Ieri è stata una bellissima festa della donna. 
Non fa proprio al caso mio festeggiarla nei locali che propongono spogliarelli maschili, ma sono stata felice di ricevere questo meraviglioso bouquet dal mio amore...





la collanina invece è la Mimosa della collezione Les Nereides, un marchio di bigiotteria francese che adoro.








anche se in ritardo... BUONA FESTA DELLA DONNA A TUTTE !